LA MIA FAMIGLIA - NATALINO

Qualcuno dirà: “ma tutto a questa capita?”… ebbene sì!
Ho allevato un meraviglioso, inteligentissimo e affettuosissimo Mus Musculus ovvero il comunissimo topolino domestico.
Nel furgone dove mettevamo il mangime per gli ospiti del canile, dove sono volontaria, mentre si spostava un sacco è stata inavvertitamente, purtroppo, schiacciata una cucciolata di questi simpatici roditori… meno uno!
E da qui comincia un’altra emozionante avventura!
                                                             Natalino appena trovato

Questo minuscolo topolino indifeso di circa 4/5 giorni (aveva ancora gli occhietti chiusi) mi prese completamente e decisi di fare l’impossibile: allattarlo!
Considerando che era un esserino di neanche 2 centimetri figuratevi la boccuccia come poteva essere!
Allora con l’aiuto di un bravissimo veterinario esperto di roditori “costruimmo” un biberon adatto al neonato in questione.
Praticamente era una siringhetta da insulina con al posto dell’ago un cateterino, il più sottile possibile, che essendo morbido e flessibile si prestava allo scopo.
Ovviamente accorciato a secondo la necessità si dimostrò veramente l’unica soluzione per quella microbocca.

Messo Natalino (così l’ho chiamato perchè trovato sotto il periodo natalizio, che fantasia!), in una scatolina con una sciarpa di lana (non serve la lampadina o qualche altra fonte di calore), ogni 2/3 ore (sia di giorno che di notte) con tanta pazienza e apprensione l’ho nutrito con il latte per i cuccioli di cane e gatto, e la soddisfazione è stato vedere che gradiva la mia cura, infatti alla fine delle 3/4 gocce che beveva si leccava velocemente i baffetti! (che devo fare? … per me questi sono i momenti più belli!)
  sta per aprire gli occhietti

Finita la pappa era il momento del massaggino per fargli fare i bisogni e lì vista la mini pancia neanche il mignolo era adatto.
Allora presi un cotton fioc inumidito di acqua tiepida e imitando la lingua della mamma gli stimolai lo svuotamento della vescica e un paio di volte al giorno anche le feci (che da subito risultarono normali, evviva!)
Insomma tutto procedeva benissimo e Natalino dopo pochi giorni aprì quei brillanti occhietti colmi di intelligenza e nacque subito un affetto che non credevo possibile!

 
non è Natalino ma è identico

Dopo poco, cominciai a mettere un po’ di crema di riso e poco omogeneizzato nel latte (i topolini sono onnivori) che ormai sorseggiava sempre meglio, e poi come per miracolo mentre gli pulivo la boccuccia mi accorsi che erano spuntati i dentini (o meglio io mi accorsi che li aveva perchè ho letto che ce li hanno già alla nascita)… e allora era ora di provare con qualcosa di solido!
Infatti gli misi un pezzettino di biscotto e Natalino, molto felice, cominciò a spiluccarlo, traballando un pochino sulle zampette.
Che emozione! Mi sentivo come una mamma con il suo cucciolo che cresceva sano e stava diventando autonomo!
Da lì in poi fu un continuo crescere di progressi.

I topolini crescono molto velocemente, essendo prede devono sbrigarsi a rendersi autonomi, e quindi il mio Natalino è diventato presto un perfetto e affettuoso compagno.
Amava rimanere nella mia mano a sonnecchiare o a pulirsi accuratamente le orecchie e tutto il corpicino con le zampine anteriori.

Si fidava completamente di me e cercava sempre il mio contatto, alzando le zampine come fanno i bambini per venire in braccio, un piccolo tesoro!
come può non piacere?

Gli presi un gabbione in plastica (che le sbarre delle normali gabbie erano sempre troppo larghe e distanti per evitare eventuali fughe) dove tenerlo quando non ero in casa (avendo i gatti non era prudente lasciarlo libero) tutto attrezzato: con l’indispensabile casetta (tutti i roditori amano un ambiente chiuso dove rifugiarsi a dormire), la ciotolina del mangime (quello per criceti va benissimo), quella per l’acqua e poi frutta (impazziva per la mela), verdura (la lattuga è la preferita) e l’immancabile biscotto (il suo primo alimento solido) che ormai era indispensabile per la sua dieta.

Chiaramente l’alimentazione è estremamente varia, può mangiare qualsiasi cosa gradisca: formaggio, uova, pasta, pane, crocchette per cani, ecc.
Abbiamo passato quasi tre meravigliosi anni insieme e poi il naturale corso della sua vita si è concluso.

Mi ha lasciato un tenero ricordo e per questo consiglio di provare sempre tutto il possibile e dedicarsi completamente, quando si vuole aiutare un animaletto, perchè poi le soddisfazioni sono talmente grandi che gli sforzi si dimenticano subito.

Non scoraggiatevi mai che l’impossibile non sempre è impossibile!